Gluten sensitivity in età pediatrica

26 Gen 2016

Rubrica senza glutine a cura di Fabipasticcio,

la nostra blogger Fabiana Corami

 

Nell’ampio quadro delle malattie legate al glutine, la gluten sensitivity è diagnosticata quando sono state escluse, in maniera chiara e definitiva, sia la celiachia propriamente detta sia l’allergia al frumento. La persona affetta da gluten sensitivity risponde alla dieta aglutinata e vede la completa remissione dei sintomi, i quali si ripresentano ogni qual volta nella dieta ricompare il glutine.

Ciò risponde a quanto osservato negli adulti, mentre nei bambini e nei ragazzi la situazione appare più complessa.

La gluten sensitivity è caratterizzata da sintomatologie extra – intestinali che coinvolgono anche l’area neuropsichiatrica: tutto quello che rientra nella definizione di “mente annebbiata”, depressione, emicrania, stanchezza eccessiva (spesso confusa con la sindrome da stanchezza cronica); inoltre la gluten sensitivity è strettamente correlata con la fibromialgia e con l’atassia.

Mentre negli adulti, pur essendo presenti, i sintomi extra-intestinali non sono predominanti rispetto a quelli gastrointestinali tipici della gluten sensitivity, in età pediatrica ed in età adolescenziale i sintomi che coinvolgono la sfera neuropsichiatrica sembrano avere un ruolo diverso.

Ad esempio, l’asma e la rinite sono i classici sintomi che rientrano nel quadro dell’allergico e l’allergico al frumento non fa eccezione. Si parla infatti di asma da fornaio, che è quella dovuta all’inalazione di piccole particelle di farina di frumento. Tuttavia, questa sintomatologia può non essere legata all’allergia, ma alla gluten sensitivity, come descritto in alcuni studi. In presenza della dieta aglutinata si osservava una totale remissione della sintomatologia asmatica, che però si ripresentava nel momento in cui veniva reintrodotto il glutine nella dieta. Quindi, i casi di test allergici negativi o dubbi, è consigliato verificare la gluten sensitivity attraverso il gluten challenge, che va seguito sotto stretto controllo del medico specialista. Per i ricercatori, il fatto che sintomi extra – intestinali come la rinite e l’asma siano presenti in pazienti gluten sensitive potrebbe indicare che in realtà la gluten sensitivity non sia effettivamente legata alla presenza di glutine quanto alla presenza di frumento, tanto che è stato proposta di chiamarla non coeliac wheat sensitivity, sensibilità al frumento non celiaca.

Inoltre, in studi recenti, disordini psichiatrici come la schizofrenia e anche l’autismo sono spesso accompagnati da allergie, ma anche dalla gluten sensitivity. E’ stato riportato un unico caso di paziente gluten sensitive affetto da gravi allucinazioni.

La sintomatologia a livello neuropsichiatrico sembra essere dovuta principalmente a due motivi:

  1. Il leaky gut, l’intestino poroso, che permette il passaggio del glutine attraverso le pareti dell’intestino e anche attraverso la barriera del sangue per arrivare ad interferire con la trasmissione nervosa e anche con la produzione e la circolazione di alcune molecole, che sono definite come oppiacei endogeni.
  2. Il glutine è una proteina e alcune porzioni che la compongono (peptidi) possono far scattare una risposta auto – immunitaria innata nel cervello, simile a quella vista per l’intestino.

Nel caso dei pazienti con disordini psichici, è stata osservata un’elevata presenza di calprotectina a livello fecale, indice di uno stato infiammatorio a livello intestinale. Saranno necessari ulteriori studi per poter utilizzare la calprotectina come marker della gluten sensitivity.

Saranno comunque necessari studi più approfonditi per migliorare la diagnosi della gluten sensitivity, soprattutto nei pazienti in età pediatrica e adolescenziale ed in tutti questi pazienti che presentano manifestazioni neurologiche e psichiche anche piuttosto gravi, poiché ad oggi molti casi rimangono, purtroppo, non diagnosticati.

 

Fonti:
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