Il forno ventilato può essere usato. In caso di cottura contemporanea di preparazioni con e senza glutine, quando quella con glutine contenga residui volatili (pane grattugiato per gratinatura, spolvero di farina ...) è opportuno coprire la preparazione senza glutine. Questo per escludere il rischio di un passaggio di sostanze che la ventilazione può movimentare in particolare ad inizio cottura. Un cordiale saluto.
Gentile signora, mi sembra di capire che gli episodi sono ripetuti. Se nessun altro bambino presenta gli stessi sintomi si può ragionevolmente escludere che alla base vi siano cause quali ad esempio il passaggio di un agente virale o materie prime avariate o un problema igienico in generale. Le suggerisco quindi di segnalare la questione alla scuola e verificare insieme alla direzione che la gestione della dieta senza glutine allestita dalla ristorazione scolastica sia effettuata nei modi opportuni. Un cordiale saluto
Gentile signora, il sistema da lei adottato non è assimilabile ad una frittura, che per sua natura richiede olio. E' piuttosto assimilabile alla cottura su piastra. Un cordiale saluto
Un ristoratore che si assume la responsabilità di scrivere "pizza senza glutine" dovrebbe garantire che tutto il processo di produzione, a partire dalla scelta delle materie prime, sino alla consegna del prodotto finito al consumatore è improntato ai criteri massimi di sicurezza. Quindi non solo la pizza "in se", ma tutto quanto la circonda. Per questo è nato il "Progetto alimentazione fuori casa di AIC" (legga al link: http://www.celiachia.it/dieta/dieta.aspx?SS=95 Chi vi aderisce effettua un corso base organizzato dalle AIC Regionali, si aggiorna in continuazione, usa i prodotti idonei, accetta sopralluoghi da AIC ..... e molto altro per garantire la sicurezza del cliente celiaco. Verifichi che la pizzeria esponga il cartello che la classifica come appartenente al circuito AIC. In caso contrario, dato che alcuni ristoratori scelgono di offrire il servizio ma preferiscono rimanere fuori dal circuito, ponga alcune precise domande per capire se il gestore si è comunque attenuto alle indicazioni di AIC. Se le risposte non le offrono sicurezza, cerchi un altro locale. Un cordiale saluto
Quanto lei descrive è la base delle modalità di gestione della produzione di un impasto senza glutine. La fornitura di un prodotto sicuro ai suoi clienti deve però essere organizzata tenendo conto di una quantità di altre questioni (quali altri ingredienti, quale e' l'ambiente di lavoro - oltre al piano di lavoro e agli attrezzi - quali altre produzioni ha in quel momento .... ecc ...ecc..). Le suggerisco di aderire al Progetto Alimentazione Fuori Casa dell'Associazione Italiana Celiachia. Potrà ricevere tutte le informazioni necessarie, partecipare al corso di formazione ed essere costantemente aggiornato. Il suo locale potrà entrare nell'elenco dei locali certificati. Si colleghi ai seguenti link: http://www.celiachia.it/dieta/dieta.aspx?SS=95 http://www.celiachia.it/menu/faq.aspx?idcat=19&idfaq=107 Un cordiale saluto
Le suggerisco di chiedere al suo medico un certificato in cui si dichiara di essere affetti da celiachia e di avere la necessità di trasportare i cibi adatti. Magari gli faccia scrivere che ha necessità anche di "consumare" i cibi adatti, nel caso la compagnia aerea non offra pasti/snacks senza glutine e lei voglia portare qualcosa nel bagaglio a mano. Il resto dei prodotti può farli trasportare in stiva. A meno che la Compagnia non abbia fra le sue politiche anche quella di consentire il trasporto di prodotti dietetici in cabina. Per sicurezza prepari un elenco dettagliato dei prodotti che metterà in valigia. In questo modo gli alimenti senza glutine vengono considerati cibo "speciale/dietetico" e l’eventuale peso in più del bagaglio dovrebbe essere imbarcato gratuitamente. Uso il condizionale perchè anche in questo caso non tutte le compagnie aeree considerano gli alimenti senza glutine “ bagaglio speciale” (trasporto concesso gratuitamente), ed è pertanto possibile che venga richiesto il supplemento previsto per il bagaglio extra. Per tutti questi motivi le suggerisco di contattare la compagnia aerea per verificare che: 1) il certificato medico sia veramente necessario e sia valido all’andata e al ritorno – il certificato è di un medico italiano ...... - per non rischiare di dover lasciare all'estero i prodotti 2) la possibilità di avere uno spuntino/pasto sicuro in cabina - con il catering aereo 3) la possibilità di portare un suo cibo sicuro in cabina 4) la possibilità di avere il trasporto gratuito di eventuale peso extra 5) la possibilità di trasportare tutto il suo cibo come bagaglio a mano Un cordiale saluto
Stia tranquilla. Non è necessario far lavare l'affettatrice. Verifichi semplicemente che non affettino il suo affettato se larea di lavoro è contaminata ad esempio da briciole (perchè prima sono stati fatti dei panini). Se anche non ci sono briciole, abbia cura di verificare che l'addetto al taglio allontani i residui grossolani delle precedenti affettature. Questo è sufficiente, anche dal punto di vista igienico. Un cordiale saluto.
E' sufficiente verificare che vicino all'affettatrice non siano stati lavorati prodotti a rischio (es. non siano stati fatti panini che hanno provocato sbriciolamento dove l'affettato viene tagliato e posto sulla carta). In genere è prassi che l'addetto al taglio allontani i residui grossolani delle precedenti affettature. Questo è sufficiente, anche dal punto di vista igienico. Non deve richiedere il lavaggio. Un cordiale saluto.
E' certamente possibile usare sia lo stesso robot che lo stesso piano di legno sia per preparazioni con glutine che per quelle senza glutine. E' semplicemente necessaria una buona pulizia. Se deve lavorare preparazioni con e senza glutine per uno stesso pasto, cominci da quella senza glutine. Troverà conferma e altre notizie utili a questo link: http://www.celiachia.it/public/bo/upload/dieta/documenti/alimentazione_senza_glutine_le_5_regole.pdf
Gentile signora non c'è alcun problema per i celiaci nel toccare farina o impasti, nè nell'inalazione di farina. Il rischio è invece legato al fatto che se il bambino gioca con impasti per imparare a fare biscotti o torte, faccia in modo automatico qualche assaggio degli impasti in lavorazione o si porti inavvertitamente alla bocca le mani non lavate. A 8 anni alcuni bambini sono molto consapevoli e in grado di controllare queste variabili. Valuti lei con suo figlio il rapporto rischio/beneficio e eventualmente concordi con gli organizzatori che a suo figlio venga consentito di lavorare solo ingredienti sicuri (farine, lieviti, .....) con ricette che magari le avrà insegnato lei e avrete già sperimentato a casa. Potrebbe essere un modo per far apprezzare anche ad altri bambini la bontà di una torta senza glutine!
Gentile signora, le stoviglie, purchè accuratamente lavate (in lavastoviglie o a mano) e quindi puliti, non costituiscono pericolo di contaminazione da glutine. Un cordiale saluto
Stia tranquilla signora. Nei vapori di cucina il glutine non è presente. Vogli anche rassicurarla rispetto alle raccomandazioni fatte dal suo medico. Un celiaco può toccare la farina e qualsiasi alimento con glutine. L'attenzione da porre è quella di no portarsi le mani alla bocca quando queste sono state a contatto con glutine. Quindi è sufficiente lavarle. E ancora non si deve preoccupare nel caso dovesse respirare qualche particella di farina. Un celiaco ha una relazione alla farina solo quando la ingerisce. Se la respira la farina raggiunge i polmoni e non l'intestino.
Nella dichiarazione dei redditi sono detraibili solo i medicinali. I dietetici non rientrano in questa categoria. Non risultano quindi detraibili, neanche se lei provasse ad accompagnare lo scontrino fiscale con copia della diagnosi, della dieta o di una prescrizione.