Celiachia e sport: avanti tutta

2 Apr 2015

Sport e intolleranza al glutine: state pensando a una Mission Impossibile? Assolutamente no! Ogni giorno scopriamo sui giornali, alla televisione e alla radio nuovi campioni che dichiarano apertamente di essere celiaci o di soffrire di sensibilità al glutine e qui ve ne citeremo qualcuno di persino insospettabile.

Ma andiamo con ordine e partiamo in ogni caso da un dato di fatto: chi pratica una disciplina sportiva a livello agonistico ha bisogno di un’alimentazione ricca e bilanciata e da questo punto di vista essere celiaci e seguire una dieta senza glutine può comportare dei problemi.

La celiachia infatti, se non curata adeguatamente, porta a un ridotto assorbimento di vitamine e minerali indispensabili per il buon rendimento dell’organismo soprattutto se sottoposto a fatica e stress. Non solo: i soggetti intolleranti al glutine possono essere più predisposti ad abbassamenti della concentrazione che possono incidere negativamente sull’atteggiamento psicologico in gara.

Eppure ci sono tanti atleti che sono riusciti a ottenere grandi risultati sportivi pur convivendo con la celiachia: è il caso ad esempio di Martin Castrogiovanni, uno dei protagonisti del rugby internazionale cui è stata diagnosticata la celiachia in età adulta. Nonostante questo, e soprattutto grazie a una rigorosa dieta senza glutine, è riuscito a superare le cento presenze nella Nazionale italiana.

Lasciando il rugby per il tennis, sappiamo che anche Novak Djokovic, uno dei più grandi tennisti di sempre, è celiaco e lo ha scoperto proprio durante un match importante che non ha potuto terminare proprio a causa di fortissimi dolori addominali. Perso il torneo e scoperta la celiachia, Djokovic è tornato in campo più agguerrito che mai continuando la sua folgorante carriera sportiva.

Altra tennista non celiaca ma affetta da sensibilità al glutine è Martina Navratilova, vincitrice di 59 prove del Grande Slam. Questi atleti e tanti altri che non abbiamo citato sono la prova vivente che la celiachia, se diagnosticata in tempo e affrontata con una rigorosa dieta senza glutine, non compromette in alcun modo la possibilità di una carriera sportiva di primo piano.